il vero marathoniello

Un vero marathoniello é mosso dalla passione. In particolare da quella per la corsa. Ama correre in Paesi sempre diversi, in percorsi possibilmente estesi e su lunghe distanze. Non ama correre come i criceti avanti e indietro nella stessa area.
La benzina di un vero marathoniello è la sfida, l’impresa da raggiungere. Questo perché è consapevole che l’essere umano ha uno spirito di adattamento incredibile grazie al quale nulla diviene irraggiungibile. Basta volerlo!


Il vero marathoniello sa anche che cosa si prova durante la preparazione di una bella sfida. Conosce perfettamente le dinamiche psicologiche e fisiche con cui si deve convivere se si vuole mantenere il proprio standard o progredire in qualche modo. Soprattutto conosce il sapore della vittoria, dove per vittoria si intende il raggiungimento di un obbiettivo personale. Quando si arriva a certi obbiettivi si prova un qualcosa di ultra terreno oserei dire. Non c’è niente al Mondo che possa far provare una sensazione del genere. Qui però sta il difficile.


Il vero marathoniello prova a porsi degli obbiettivi sempre più stimolanti, al confine tra il possibile e l’impossibile, ma lo fa, ascoltando il proprio corpo. Questo significa che l’obbiettivo non è più importante della propria salute. Il vero marathoniello corre tante gare e si allena tutto l’anno e va alla ricerca del personal best se e quando si sente bene. Questo lo sente a gara iniziata dopo i primi km percorsi.
Sappiamo che tra runner c’è sempre un po’ di competizione e spesso molti tendono a mettere le mani avanti oppure a inventarsi favole da narrare per giustificare a priori una propria eventuale prestazione non di livello. Il vero marathoniello non cerca delle scuse e quando è in compagnia di altri runner e se ha male o dolore da qualche parte se lo tiene per sé o ne parla con gli amici runner più leali.


Il vero marathoniello insomma è un corridore maturo e agonista che qualcuno potrebbe classificare come “evoluto”.